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Mostra d'arte presso il
Parlamento Europeo a Strasburgo
27-28 febbraio 2024
Il progetto "Paesaggi culturali d'Europa"
Il Consorzio Punto Europa ha inteso non trascurare la forza di un progetto culturale, al di là dei molteplici interventi in settori afferenti tematiche diverse e di estrema attualità, specie in un luogo come l’Europarlamento di Strasburgo, simbolo di un’Europa coinvolgente e attenta al rispetto dei popoli.
Per questo abbiamo voluto realizzare un evento espositivo che recuperasse i valori delle singole culture, offrendo un piccolo spaccato di paesaggi culturali immortalati nelle opere artistiche di maestri diversi per la realtà rappresentata e il periodo storico dell’agire: la seconda metà dell’800, il 900, il terzo millennio.
Un portato unico, per l’anima e l’esperienza che vi si riflette ma diverso per le modalità di approcciare la natura, i suoi doni, le sue note intimistiche. Non scene riproposte nei loro dettagli ma emozioni visive sino ad una fuga rocambolesca verso il terzo millennio. Cambio di verso, orientamento e persino di impaginato in un catalogo che mostra fisicamente un passaggio epocale. Non emozioni visive ma suggestioni uditive e tattili tra le affusolate e allungate dita simboliche delle sculture di Licia Galizia.
Un ringraziamento a tutti gli europarlamentari che ci hanno accolto con entusiasmo per ascoltare la nostra proposta, in primis all’eurodeputato Mario Furore che ha creduto al progetto sin dal suo nascere. Un ringraziamento particolare a Ursula von der Leyen, Paolo Gentiloni e Roberta Metsola, che ci hanno garantito la loro presenza. Un grazie sentito a tutti coloro che ci sono stati vicini nel reperimento delle risorse, in particolar modo all’Assessore alla Cultura del Comune di Teramo, Antonio Filipponi, e nell’organizzazione dell’evento, grazie ai quali è stato possibile realizzare l’dea progettuale. Un percorso accidentato che ha il fascino delle sfide impossibili!
L’Europa apre le porte al territorio e la nostra città proietta la forza della propria cultura fino ai luoghi della più alta rappresentanza democratica Europea. E così lo spirito dell'Europa si manifesta nella sua forma più nobile e più autentica, espressione dei valori della pace, della solidarietà, dell'accoglienza, dell'uso positivo delle nuove tecnologie e della valorizzazione delle diversità. Convinti come siamo da sempre che le istituzioni europee abbiano il compito di costruire azioni tali da consentire il superamento di confini e steccati ideologici, la Cultura diventa uno strumento formidabile per affrontare un percorso complesso ma per molti versi lineare. Per queste ragioni la mostra “Paesaggi culturali d’Europa, una e molteplice, ponte di trasmissione di idee e traghettatrice di valori universali”, oltre ad essere una importante opportunità di conoscenza del nostro territorio, diventa un contributo prezioso nella costruzione, dal basso, di un messaggio dal valore universale.
D’altronde siamo a Strasburgo, nel luogo in cui regna la consapevolezza di chi opera per nome e per conto di popoli diversi ma uniti in una dimensione politico istituzionale volta ad esaltare la pari appartenenza di tutto i cittadini europei a un destino comune che si fonda sui diritti, sulla libertà e sull’uguaglianza delle opportunità. E l’arte è uno stupefacente e straordinario strumento di diffusione di idee e valori universali e di rimozione di ogni barriera e confine.
Seguire la parte contenutistica dell’evento e collaborare con il Consorzio Punto Europa è stato un vero onore. Sia in qualità di presidente della sezione Teramo e vicepresidente regionale d’Abruzzo di Italia Nostra che di Direttore Emerito del Polo Museale “Città di Teramo”.
Come Italia Nostra perché, negli obiettivi della nostra antica Associazione volontaristica, la Cultura, la difesa dell’arte, del paesaggio e dell’ambiente è un dato certo e incontrovertibile e perché, come ex Direttore di un Polo Museale, nato circa quaranta anni fa, ho maturato nel tempo l’idea dei “paesaggi culturali”, che ogni comunità costruisce interagendo con l’ambiente e le proprie tradizioni, e che il singolo artista, proveniente da quelle radici identitarie, ripropone, ricco di emozionanti stimoli e fecondo di memorie quasi ancestrali.
Onorata ancora per avere come palcoscenico gli spazi dell’Europarlamento a Strasburgo, dove si respira l’aria di confronto, dibattito, discussione fra popoli differenti ma dalle comuni radici che, innestate al pollone della radice stessa del grande albero del futuro, sarà in grado, ne sono certa, di ramificare e moltiplicarsi per l’accoglienza e il confronto costruttivo con popoli di continenti diversi. Illusione? Utopia? Può darsi. Ma intanto non smettiamo di sognare!
Sono lieto, in qualità di Assessore alla Cultura del Comune di Teramo, di inserire questo evento nel panel degli eventi espositivi della Città. Non solo perché in qualche modo diversifica i campi d’intervento nel nostro programma culturale del 2024 ma, anche, perché internazionalizza l’arte abruzzese. Una creatività troppo poco conosciuta e apprezzata da una critica assai spesso ingenerosa nei confronti dei nostri artisti e dei nostri paesaggi culturali. Eppure essa ha generato una plurisecolare tradizione, dando vita a musica, danza, arte visiva, manufatti arcaici, cibo, in assoluta consonanza con la natura circostante. Per questo piena è stata la nostra collaborazione nell’organizzazione di un evento, che vedrà il suo momento espositivo anche nella nostra città, supportati dalla convinzione che promuovere la propria identità in una sede parlamentare significhi partecipare al complesso e molteplice processo dell’integrazione fra comunità e popoli.